Ramazzotti: “Mi spiace per molti colleghi, 2020 per me fortunato”

Ramazzotti: “Mi spiace per molti colleghi, 2020 per me fortunato”
Eros Ramazzotti
30 dicembre 2020

“Quest’anno il Natale è un po’ violento per tutti per tutto quello che sta succedendo da febbraio a questa parte. Per questo futuro incerto. Però il Natale è soprattutto dei bambini, l’atmosfera deve comunque essere quella. Se noi grandi abbiamo problemi, da chi ha più a chi ha meno, dobbiamo pensare a loro. E’ comunque Natale. Il mio rapporto con le feste? Non le aspetto con particolare ansia, non lo facevo neanche da bambino”. Così Eros Ramazzotti è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”.

Sul 2020 ha detto: “E’ un momento particolare, bisogna festeggiare quello che sarà domani. Quest’anno dobbiamo veramente festeggiare il 2021 in arrivo, sperando sia migliore. Regali ricevuti che mai dimenticherò? Quando ero bambino c’era poca possibilità di ricevere regali. Ma non dimenticherò mai mio papà che mi regalava i soldatini di legno. Mi piaceva giocare a tombola, lo faccio ancora. Il gioco di carte che preferisco è il mercante in fiera. Devi usare la testa, serve gente all’altezza per giocare. Un Natale difficile a parte questo? Mi ricordo molto gli anni ’70, non erano Natali divertenti, anche se ero bambino. Qualche Natale è passato così, senza molta felicità – ha proseguito Ramazzotti -. Che 2020 è stato per me? I problemi con la spalla li ho risolti, per me è stato un anno fortunato, ho chiuso il tour il 10 marzo in Canada”.

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“Non possono dire lo stesso tutti quelli che non hanno fatto il tour quest’anno, il problema è per tutti quelli che lavorano dietro ai concerti, c’è tanta gente che ha molti problemi, non dobbiamo dimenticarcelo. Cosa mi aspetto dal 2021? Che arrivi qualcosa contro questo virus bestiale, la gente ha paura anche di salutarti da lontano. Spero torni la possibilità di stare insieme, di abbracciarci. Questo Covid ci ha insegnato che non siamo invincibili, anche se io lo so da sempre. Dobbiamo iniziare una vita nuova, con un rispetto diverso per gli altri e per la natura, l’ambiente. Va fatto un lavoro molto importante dentro ognuno di noi”.

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