La Raggi perde un altro pezzo, Muraro molla: “Sono indagata, dimostrerò la mia estraneità”. L’opposizione attacca, Giunta nel caos

La Raggi perde un altro pezzo, Muraro molla: “Sono indagata, dimostrerò la mia estraneità”. L’opposizione attacca, Giunta nel caos
13 dicembre 2016

L’annuncio delle dimissioni arriva nella notte dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per presunte violazioni del testo unico ambientale. L’assessore all’Ambiente del comune di Roma Paola Muraro lascia l’incarico. A dare la notizia è la sindaca Virginia Raggi, al termine di una lunga riunione di maggioranza. “In nome della trasparenza comunichiamo tempestivamente la notifica ricevuta da Paola Muraro, rispettando pienamente quanto abbiamo sempre assicurato ai cittadini – afferma – Attendiamo con fiducia che l’assessora chiarisca nel dettaglio la sua posizione e, nel frattempo, sarò io ad assumere le sue deleghe”. La Procura di Roma la Muraro ascolterà il prossimo 21 dicembre: “Sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti – sottolinea – Tuttavia, per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione”.

Paola Muraro, iscritta nel registro degli indagati ad aprile e venuta a conoscenza della sua posizione giudiziaria, aveva informato la sindaca a luglio. La notizia però era stata confermata e divulgata da entrambe a settembre in commissione Ecomafie. Finora la Raggi aveva sempre difeso l’assessore nonostante il pressing del Movimento Cinque Stelle. Così una nuova bufera si abbatte sulla giunta capitolina. La Giunta Raggi perde un altro pezzo. Dopo le dimissioni dell’ex assessore al Bilancio Marcello Minenna, del capo di gabinetto Carla Raineri e le turbolenze dei giorni scorsi intorno all’assessorato all’Urbanistica di Paolo Berdini, molla l’assessora all’Ambiente Muraro. Difesa strenuamente dalla sindaca Raggi, nonostante fin da subito ci fossero state polemiche sulle sue ricche consulenze in Ama e per l’annunciata iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma sui rifiuti, era di ieri pomeriggio l’ultimo post diffuso dalla sua pagina facebook sull’ennesimo blitz a Residence Bastoggi dove l’assessora descriveva in prima persona la situazione indecorosa dell’area.

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Nel tardo pomeriggio da alcuni scambi già si percepiva un certo inspiegabile nervosismo dello staff Raggi, ma è di stanotte il video in cui la sindaca annuncia le dimissioni della sua assessora: “Non sono entrata nel merito dell’avviso, ho accettato le sue dimissioni e ho assunto le deleghe alla sostenibilità ambientale”. Muraro difende la sua posizione con la stessa linea adottata fin dalle prime avvisaglie: “Oggi, tramite il mio legale, la Procura di Roma mi ha notificato un avviso di garanzia in riferimento all’articolo 256 del Testo unico sull’ambiente – dichiara Muraro – Contestualmente sono stata informata che verrò ascoltata dalla Procura il prossimo 21 dicembre”, quindi “ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione”, sottolinea. I cellulari dei consiglieri M5S, presenti al vertice di maggioranza in cui Raggi avrebbe preso la decisione di lasciar andare Muraro, suonano a vuoto o erano rigorosamente staccati. Ma l’opposizione già contrattacca: il presidente Pd della Commissione capitolina trasparenza Marco Palumbo scrive su Twitter: “@virginiaraggi @M5SRoma anche a Roma “io voglio che i cittadini devono votare”.

 

“Bene” per il Codacons le dimissioni di Paola Muraro, “ma il vero problema per l’associazione non è certo l’avviso di garanzia nei confronti dell’assessore all’Ambiente, quanto lo stato di degrado in cui versa la capitale”. “La Muraro avrebbe dovuto dimettersi molto prima, ma non solo per effetto delle indagini della magistratura – ha spiegato il presidente Codacons Carlo Rienzi – Roma negli ultimi mesi è palesemente peggiorata sul fronte ambientale, con interi quartieri sommersi dai rifiuti, strade sporche in centro come in periferia, e una situazione di degrado generalizzato sotto gli occhi di tutti. Ciò a causa dell’immobilismo di un’amministrazione che aveva annunciato la rivoluzione, ma che nei fatti non ha saputo ripulire la città, rendere efficiente la raccolta dei rifiuti e ridurre il decadimento della capitale”. “Per questo – ha concluso Rienzi – il sindaco avrebbe dovuto rimuovere già da tempo l’assessore Muraro che, purtroppo, lascia il suo incarico senza aver apportato alcun miglioramento in favore dei cittadini”.

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A commentare le dimissioni della Muraro anche il senatore del Pd Stefano Esposito, secondo il quale “sono l’apoteosi di un fallimento annunciato. L’inadeguatezza dei 5stelle, mescolata alla malafede costante sia nella Giunta Raggi che in molte altre esperienze di amministrazioni locali, porta a galla tutta l’ambiguita’ di un movimento capace solo di declamare a parole ‘onestà”. “Non servira’ a nulla la ‘furbata’ di annunciare di notte le dimissioni per non andare sui giornali – ha sottolineato l’esponente Pd – la questione morale a Roma e’ deflagrata da tempo in tutta la sua gravita’ e non puo’ che avere delle conseguenze. Invece di governare la citta’ i pentastellati sono paralizzati da faide intestine, avvisi di garanzia, incapacita’, per non parlare di errori clamorosi, come il dissennato blocco del traffico fatto in orario di scuola e di lavoro in una realta’ complessa come Roma”. “Pura follia insieme a incapacita’ amministrativa che rischiano di trascinare a fondo una citta’ gia’ in ginocchio” ha concluso Esposito.

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