Scuola primaria, in arrivo l’insegnante di educazione fisica

Scuola primaria, in arrivo l’insegnante di educazione fisica
Valentina Vezzali
6 maggio 2021

“Obiettivo dell’azione di Governo in materia di sport – che peraltro condivido con il ministro (dell’Istruzione, ndr) Patrizio Bianchi – e’ di ampliare l’offerta formativa nella scuola. Ritengo pero’ che lo sforzo ulteriore vada fatto con l’introduzione dell’insegnante di educazione fisica nella scuola primaria: sono certa che su questo tema ci sara’ la piu’ ampia convergenza delle forze politiche”. Lo ha detto la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, in audizione alle commissioni Cultura e Sport di Camera e Senato sulle linee programmatiche in materia di sport. Infatti, ha spiegato, “la previsione dell’ora di educazione fisica nella scuola secondaria non puo’ rappresentare da sola una valida offerta formativa in grado di indirizzare i giovani verso l’attivita’ motoria e le discipline sportive”, oltre che “nella comprensione dell’importanza di uno stile di vita sano e attivo”.

Secondo Vezzali, “l’offerta formativa dovrebbe avere inizio dalla scuola primaria, in cui si registra invece una pressoché’ totale assenza dell’attivita’ motoria di qualsiasi genere, fatta eccezione per alcuni progetti che non hanno pero’ natura strutturale e sono quindi affidati alla sensibilita’ e all’iniziativa dei singoli”. Per l’introduzione dell’insegnante di Educazione fisica nella scuola primaria, Vezzali ha poi aggiunto: “Auspico, e mi battero’ affinche’ venga previsto quanto prima, un importante investimento in questa direzione. Avrebbe uno straordinario valore culturale, anche perche’ produrrebbe, come immediato effetto, quello di generare consapevolezza, negli studenti e negli insegnanti, dell’importanza sociale dello sport. Una consapevolezza che oggi manca anche in altri attori del sistema didattico”.

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L’mpegno di Vezzali sara’ poi su un altro tema che riguarda da vicino il mondo scolastico, ovvero la questione degli studenti-atleti, tracciando un secondo “obiettivo” da perseguire con il ministro Bianchi: “Superare le criticita’ che gli studenti-atleti tuttora incontrano durante il percorso scolastico, nella frequenza alle lezioni come anche nella programmazione dei test e delle verifiche. Il diritto a una formazione e a un apprendimento di qualita’ e inclusivo- ha concluso Vezzali- deve essere garantito a chi pratica lo sport attraverso molteplici approcci, anche con l’uso delle tecnologie digitali”. (Dire)

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