Conte attacca Salvini e Meloni: su Mes dicono falsità. I leader: “Roba da Unione Sovietica”.

Conte attacca Salvini e Meloni: su Mes dicono falsità. I leader: “Roba da Unione Sovietica”.
Giorgia Meloni e Matteo Salvini
11 aprile 2020

“Falsità”, “menzogne”, che “indeboliscono l’Italia” nella dura trattativa in seno alla Ue. La voce tremante, i pugni sbattuti più volte sul tavolo, Giuseppe Conte attacca in maniera inusitata le opposizioni, e in particolare (“Questa volta devo fare i nomi e i cognomi”), Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Che a stretta giro reagiscono, denunciando i metodi “da regime totalitario”, “da Urss”, e chiamando in causa anche il Capo dello Stato. La tregua è finita, gli argini sono rotti e la battaglia politica riprende con tutto l’arsenale a disposizione. A spaccare la fase di coesione e dialogo è l’esito dell’Eurogruppo, con il centrodestra che accusa il governo di aver accettato il Mes, mettendo a rischio il futuro dell’Italia. “Qualcuno sta provando a truffare gli italiani, in queste ultime 24 ore ne stanno succedendo di tutti i colori”, aveva sbottato Matteo Salvini prima di far saltare in aria il premier.

Il segretario della Lega, un fiume in piena: “Il ministro dell’Economia ha dato il via libera a parlare di Mes sui tavoli europei senza che il Parlamento gliene abbia dato il mandato”. E annunciava la mozione di sfiducia per Roberto Gualtieri, e la “convocazione immediata del presidente del Consiglio” davanti alle Camere. A dare manforte a , la leader di Fratelli d’Italia: “Siamo già in ginocchio per l’emergenza Covid-19 e non ci serve anche il cappio al collo dell’Ue”. Quanto basta per scatenare la reazione di Conte che dopo aver annunciato in videoconferenza la proroga del lockdown affronta la questione Ue, con l’accordo trovato nell’Eurogruppo, e in particolare l’utilizzo del Mes. Tema su cui è “positivo” si sia “aperto un dibattito”, ma “è altrettanto importante” che questo dibattito “si sviluppi con chiarezza, senza falsità”.

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E dunque: “Il Mes esiste dal 2012, non è stato approvato o attivato la scorsa notte, come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato, questa volta devo fare i nomi e i cognomi, da Matteo Salvini e Giorgia Meloni”, con un comportamento che ha il risultato di “indebolire non me ma la posizione dell’Italia”. Con la voce che si scalda, Conte insiste: “L’Eurogruppo non ha firmato nulla nè istituito alcun obbligo. Questo governo non lavora col favore delle tenebre, guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza”. Il premier sottolinea ancora che “l’Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes, non ha bisogno del Mes, perchè l’Italia ritiene il Mes totalmente inadeguato e inadatto all’emergenza che stiamo vivendo”. A chiedere la possibilità di una nuova linea di credito “sono stati altri Paesi, non l’Italia”, che invece continuerà a lottare “per avere gli eurobond e al prossimo Consiglio europeo spiegherò con forza che il Mes è totalmente inadeguato e insufficiente. La risposta comune o è ambiziosa o non è”.

La prima a rispondere è Giorgia Meloni: “Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte indice una conferenza stampa pochi minuti prima dell’edizione più vista dei tg, trasmessa in diretta sulla prima rete del servizio pubblico, per accusare l’opposizione di dire menzogne, senza possibilità di replica e senza contraddittorio. Credo non si sia mai vista una cosa del genere nella storia della democrazia. Il Presidente della Repubblica Mattarella non ha nulla da dire su questi metodi degni di un regime totalitario?”. Poco dopo si fa sentire anche Matteo Salvini: “Usare la tivù di Stato per dire falsità e fare un comizio contro Salvini e contro le opposizioni è roba da regime, roba da Unione Sovietica”.

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Ma critiche al premier arrivano dalla sua stessa maggioranza, ad esempio Michele Anzaldi di Italia Viva: “La polemica a reti unificate di Conte contro l’opposizione è stata una pessima pagina istituzionale e televisiva: il premier doveva informare sulla proroga delle chiusure, sul lavoro per la Fase 2, non usare uno spazio di servizio pubblico per fare un comizio propagandistico”. Un plauso arriva invece da Leu, che con Nicola Fratoianni accusa Meloni e Salvini di “soffiare sul fuoco dell’odio”; e dal M5s, che con il capo politico Vito Crimi esulta perchè “il governo dice no al Mes e lavora per avere gli eurobond”, mentre Fdi e Lega raccontano “falsità”.

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