L’Ue fa qadrato, mobilitare mezzi a sostegno economia

L’Ue fa qadrato, mobilitare mezzi a sostegno economia
16 dicembre 2022

Alla luce dell’impatto dei prezzi elevati dell’energia nell’Ue, il Consiglio europeo “sottolinea l’importanza di salvaguardare la base economica, industriale e tecnologica dell’Europa e di preservare la parità di condizioni a livello mondiale”, e “sottolinea in particolare l’importanza, nell’attuale contesto globale, di un’ambiziosa politica industriale europea per rendere l’economia europea adatta alle transizioni verde e digitale e ridurre le dipendenze strategiche, in particolare nelle aree più sensibili, garantendo nel contempo condizioni di parità” nel campo della concorrenza. Lo si legge nella parte riguardante l’economia delle conclusioni del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue in corso a Bruxelles.

La formulazione di questa parte delle conclusioni riflette la discussione che i leader hanno avuto in particolare sulla risposta da dare all'”Inflation Reduction Act” americano, e al bisogno di sostenere finanziariamente, anche con fondi Ue, l’industria impegnata nella transizione verde e nell’innovazione digitale; una discussione alimentata anche dalla lettera che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha inviato agli stessi leader ieri, proponendo un piano d’azione in quattro punti. Le conclusioni del vertice affidano effettivamente alla Commissione un doppio mandato, per la presentazione di analisi e proposte al fine di “mobilitare tutti gli strumenti pertinenti dell’Ue” per far fronte al caro energia, agevolando gli investimenti, e di presentare entro il mese prossimo una nuova strategia per accrescere competitività e produttività dell’economia europea.

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La formulazione resta comunque piuttosto vaga e molto prudente per quanto riguarda gli eventuali nuovi fondi comuni, e non menziona neanche il “Fondo di Sovranità europeo” proposto da von der Leyen. Il Consiglio europeo ricorda “la necessità di una risposta coordinata per rafforzare la resilienza economica dell’Europa e la sua competitività globale, preservando nel contempo l’integrità del mercato unico”, che (ma qui è sottinteso e non esplicitato) sarebbe messa in pericolo da un sostegno all’industria basato solo su finanziamenti nazionali, che solo i paesi con più ampio margine di bilancio possono permettersi. “A questo riguardo, e per rispondere all’impatto dei prezzi elevati dell’energia, il Consiglio europeo – si legge ancora nelle conclusioni – invita la Commissione a condurre un’analisi e a presentare proposte entro la fine di gennaio 2023, al fine di mobilitare tutti i pertinenti strumenti nazionali e dell’Ue, nonché di migliorare le condizioni quadro per gli investimenti, anche attraverso procedure amministrative semplificate”.

Il Consiglio europeo sottolinea ancora “l’importanza di uno stretto coordinamento e di soluzioni comuni a livello europeo, quando appropriato, e invita il Consiglio Ue e l’Eurogruppo a monitorare da vicino gli sviluppi economici e a rafforzare ulteriormente il coordinamento, al fine di fornire una risposta politica determinata e agile”. I leader dei Ventisette, infine, affermano che “oltre alle misure a breve termine, l’Unione europea deve affrontare le sfide a lungo termine, in particolare il divario nella crescita e innovazione tra l’Europa e i suoi concorrenti globali. A tale riguardo, il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare, all’inizio del 2023, una strategia a livello dell’Ue per aumentare la competitività e la produttività”.

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